Gentili genitori,

da quest’anno la Scuola Primaria vedrà una profonda innovazione: come previsto dalla ordinanza ministeriale n.172 del 4 dicembre 2020 e dalle relative Linee guida, la valutazione periodica e finale degli apprendimenti delle alunne e degli alunni sarà espressa non più attraverso un voto numerico, ma attraverso un giudizio descrittivo basato su quattro livelli, nella prospettiva formativa della valutazione e della valorizzazione del miglioramento degli apprendimenti.

Questa innovazione è contenuta nel Decreto Legge 22/2020, convertito con modificazioni dalla Legge n. 41 del 06/06/2020, che modifica il Decreto legislativo 62/2017 a partire dall’anno 2020-21; infatti, al comma 2-bis recita «In deroga all’articolo 2, comma 1, del Decreto Legislativo n. 62 del 13/042017, dall’anno scolastico 2020/2021, la valutazione finale degli apprendimenti degli alunni delle classi della scuola primaria, per ciascuna delle discipline di studio previste dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo é espressa attraverso un giudizio descrittivo riportato nel documento di valutazione e riferito a differenti livelli di apprendimento, secondo termini e modalità definiti con ordinanza del Ministro dell’Istruzione».

In questa prima fase di applicazione della normativa, il Documento di valutazione dell’IC Cantù 3 relativo al primo quadrimestre riporterà il livello di apprendimento acquisito per ogni obiettivo relativo alle discipline. Le valutazioni fin qui effettuate attraverso un voto numerico saranno trasposte nei livelli non mediante semplici automatismi, ma tenendo conto del processo di apprendimento e degli obiettivi raggiunti dagli alunni.

Questa la definizione dei 4 livelli previsti dalla normativa:

  • Avanzato: l’alunno porta a termine compiti in situazioni note e non note, mobilitando una varietà di risorse sia fornite dal docente sia reperite altrove, in modo autonomo e con continuità;
  • Intermedio: l’alunno porta a termine compiti in situazioni note in modo autonomo e continuo; risolve compiti in situazioni non note utilizzando le risorse fornite dal docente o reperite altrove, anche se in modo discontinuo e non del tutto autonomo;
  • Base: l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e utilizzando le risorse fornite dal docente, sia in modo autonomo ma discontinuo, sia in modo non autonomo, ma con continuità;
  • In via di prima acquisizione: l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e unicamente con il supporto del docente e di risorse fornite appositamente.

Naturalmente, anche la valutazione delle alunne e degli alunni con disabilità certificata sarà espressa con giudizi descrittivi, articolati sui quattro livelli, coerentemente con gli obiettivi individuati nel Piano Educativo Individualizzato (PEI), ai sensi del D. Lgs. n.66/2017; la valutazione delle alunne e degli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento e con bisogni educativi speciali, invece, terrà conto del Piano Didattico Personalizzato elaborato ai sensi della Legge n.170 /2020.

Il comportamento viene ancora valutato attraverso un giudizio sintetico e fa riferimento allo sviluppo delle competenze di cittadinanza.

La valutazione della religione cattolica, o delle attività alternative, a seconda della scelta dell’alunno, prevede un giudizio sintetico, reso con una nota distinta.

Alla conclusione dell’anno scolastico, nel Documento di valutazione finale del secondo quadrimestre, verranno invece introdotti i giudizi descrittivi dei singoli obiettivi valutati, coerentemente con le rubriche di valutazione per ogni singola disciplina, con il curriculum verticale di Istituto e con le Indicazioni Nazionali del 2012.

 

Ma qual è il senso di questo cambiamento?

Lungi dall’essere solo un fatto lessicale, con la mera trasformazione del voto in livello, la normativa investe le scelte pedagogiche e didattiche, concentrandosi su quanto un alunno è “competente” rispetto ad un dato obiettivo: in questo senso, la valutazione non è fine a sé stessa, ma è al servizio dell’apprendimento, nella convinzione che una valutazione realmente formativa è quella che permette di conoscere meglio l’alunno al fine di aiutarlo meglio. Per questo, gli obiettivi contengono sempre sia il processo cognitivo che gli alunni devono mettere in atto, sia il contenuto disciplinare al quale l’azione si riferisce.

Il lavoro è complesso e richiede condivisione: perciò nei prossimi giorni ciascun team inviterà i genitori della propria classe ad una riunione esplicativa, prima della consegna dei documenti di valutazione, cosicchè possiate prendere coscienza di questi cambiamenti; restano confermati i colloqui successivi, durante i quali potrete ricevere ulteriori delucidazioni.

Cordiali saluti

                                                                                              Il dirigente scolastico

                                                                                               Giovanna Ugga