Ti saluto, Speranza, tu che vieni da lontano
inonda col tuo canto i tristi cuori.
Tu che dai nuove ali ai sogni vecchi.
Tu che riempi l’anima di bianche illusioni.
Ti saluto, Speranza, forgerai i sogni
in quelle deserte, disilluse vite
in cui fuggì la possibilità di un futuro sorridente,
ed in quelle che sanguinano le recenti ferite.
Al tuo soffio divino fuggiranno i dolori
quale timido stormo sprovvisto di nido,
ed un’aurora radiante coi suoi bei colori
annuncerà alle anime che l’amore è venuto.
P. Neruda
Esattamente un anno fa auguravo a tutti voi, a tutti noi, di riuscire a cogliere questo tempo sospeso e difficile come una opportunità e di continuare con serenità e forza il percorso ancora
lungo da percorrere.
Siamo ancora lontani dal traguardo, ma la speranza è più forte: la campagna vaccinale e l’arrivo di nuove cure ci inducono davvero a credere che la Risurrezione non sia lontana e che i nostri sforzi verranno ripagati.
La scuola riaprirà presto, a partire dall’Infanzia: è questo l’impegno dichiarato del Governo, e non possiamo che esserne felici; avrà un ruolo importante, quello di rimettere in moto quei
meccanismi di socialità che sono importanti tanto quanto i contenuti disciplinari, e che fanno crescere nel rapporto con gli altri. Cercheremo in ogni modo di compensare il caro prezzo che i bambini e i ragazzi hanno pagato, privati di quella dimensione sociale che per loro più di tutti è fondamentale.
Così, ancora una volta voglio augurare alle studentesse e agli studenti, alle famiglie, ai docenti e a tutto il personale dell’Istituto di mettere a frutto quanto questa pandemia ci ha insegnato: essere donne e uomini responsabili, cogliere il bello e il buono in quanto ci circonda, non rimandare nulla di quello che può rendere felici noi e le persone che amiamo.
È una guerra, quella che stiamo vivendo e che stiamo vincendo: e in questo momento la Pasqua di Risurrezione è il miglior augurio possibile.
Il dirigente scolastico
Giovanna Ugga
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